7 dicembre, ore 21,30
Dal Messaggero in arrivo al Mattino
Virman Cusenza: sarà vice direttore
  Caltagirone è stufo di come va il Mattino: l’emorragia delle copie non accenna a fermarsi; la pubblicità è in flessione; in tribunale sta incassando sconfitte brucianti sul versante sindacale, che   alla redazione romana; nel ’98 passa al Messaggero come vice capo servizio al politico, di cui diventa responsabile nel dicembre 2003.
Nel ’98 ha realizzato per Rai Uno il
  può incidere soprattutto sul futuro del direttore. Rientrato a
Virman Cusenza (*)
   

apriranno il fronte, non si sa quanto vasto, per nuove vertenze. Da qui la necessità di una scossa e la prima scossa si chiama Virman Cusenza.
Palermitano, quarantatre anni compiuti il 16 agosto, una laurea in Lettere moderne e una figlia Cristina di tredici anni, Virman (all’anagrafe Vito Germano Virman) Cusenza comincia a scrivere nel 1984 per il Giornale di Sicilia e collabora con ‘I Siciliani’, il periodico fondato da Giuseppe Fava; nell’87 va a Milano, assunto al Giornale, allora diretto da Indro Montanelli, e lavora all’economia e agli interni fino al ’92, quando si trasferisce

 

programma di inchieste ‘Uno di notte’, in tandem con Andrea Purgatori.
A Napoli il vice direttore prenderà servizio subito dopo l'Epifania.
Che impatto avrà sulla redazione del Mattino l’arrivo di Cusenza? Sicuramente non è una buona notizia per Antonello Velardi, da cinque anni redattore capo centrale, che si vede retrocesso da numero due a numero tre; molto duro il colpo per Claudio Scamardella, il responsabile del dorso cronaca, che coltiva ambizioni da vice direttore, passaggio necessario per puntare a raccogliere l’eredità di Orfeo. Ma la novità

 

Napoli nel luglio 2002 per insediarsi al Mattino come enfant prodige del giornalismo italiano (a trentasei anni direttore di uno dei principali quotidiani regionali), Mario Orfeo è da tempo alla ricerca di nuove sfide, senza però trovare collocazioni allettanti.
Resta ora da capire quali sono le intenzioni dell’editore: vuole solo rafforzare il vertice del giornale o intende ripetere con Cusenza l’operazione portata a segno con Roberto Napoletano, assunto come vice direttore al Messaggero nel settembre 2004 e diventato direttore all’inizio del 2006?